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Bartus Bartolomé nasce in Venezuela. Al termine della sua educazione scolastica viaggia in Europa e si installa a Parigi. All'inizio degli anni settanta pubblica in forma di manifesto in San Francisco, California insieme alla poetessa Judith Elliot il proclama "Transposicionismo" iniziando così le sue ricerche iconografiche sulle nuove calligrafie e proposte simboliche dell'haiku e dell'arte visiva. Alla fine degli anni settanta e inizio degli ottanta partecipa a diverse manifestazioni che realizza in Italia e Europa il gruppo "Zeta" promotori internazionali della "Nuova Visualità" o "Poesia Visiva" insieme a Carlo Marcello Conti, Lamberto Pignotto, Adriano Spatola, Gerard Jaschke, Eugenio Miccini, Luciana Arbizzani, T. Blittersdorf, Graziella Borghesi,Erio Sughi tra i molti altri. A metà degli anni ottanta vive in India e Cina dove partecipa a diversi eventi culturali. A New Dheli, la "Dhoomi Mall Gallery" gli da l'opportunità di esibire suoi lavori potendo intercambiare e vincolarsi con gli esponenti dell'avanguardia neo simbolista, informale e neo-tartarica nel contesto di questo paese tra i quali i nomi che oggi sono referenza obbligatoria nell'arte contemporaneo dell'India come Swaminathan, Satish Gujurat, Santosh, Francis Souza.